giovedì 23 luglio 2009

Le visioni di Giusy



Ecco le mie "visioni", ovvero improvvisazioni un po' allucinate, ispirate ad alcuni dipinti o semplicemente balenate in un momento di obnubilamento scritte per la serata dei Volatori Rapisi alla notte bianca di Lodi, il 18 luglio, appese ai quadri della Galleria delle Visioni dell'amica Lorena Ceretti e distribuite a tutti gli ospiti come segnalibri.





Mondi senza più confini
Sterminate praterie di sogni
esauditi.
Amore zampillante dalle sorgenti
senza foci a significarne la fine.


Passato e Presente
si congiungevano
in un vortice di luci e ombre
e formavano
un muro
al di là del quale
non si vedeva il Futuro.
Sapevo che eri
dall’altra parte,
al confine della
mia Speranza,
ma non avevo il coraggio
di scavalcarlo.


Vivere
tante vite parallele
in una.
Come vedere
tutte le facce
di un cristallo.
Come scrutare
l’orizzonte
senza avvertirne
l’inevitabile confine


Il tempo liquefatto
Si spalma sul mio
Mondo
E i suoi colori
si fondono
nel foglio bianco
del Destino.


A Cuba vedevo
Musica gioiosamente
Triste
E la mia anima
Danzava su una lacrima
Tanto poté
Una sola canzone
In una giornata
Di nuvole e sole


Essere inghiottiti
da un mare oscuro
e scoprire
che solo nel profondo
e oltre il confine
della paura
esiste la Verità.


Puledri bianchi
Nella mia mente
E angeli ammonitori
Che li cavalcano
A briglie tirate,
Sempre al confine
Tra il Bene e il Male.
E’ questa la Vita?



Quella volta
mi hai arpionato con gli occhi.
Occhi neri,
occhi tristi,
occhi appassionati,
occhi risucchianti,
occhi incerti,
occhi infiniti,
occhi disarmati e disarmanti.
Occhi che facevano
Scomparire il resto
del tuo corpo.
Eri solo occhi
ed io
solo la tua lacrima



Le allucinazioni
certe volte diventano realtà
e viceversa le visioni reali
sembrano,
nel ricordo,
delle allucinazioni

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